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Paulicio Anafesto, il primo doge

Tra storia e leggenda, ecco cosa sappiamo del primo sovrano di Venezia

La figura del primo doge veneziano, Paulicio Anafesto è avvolta nella leggenda. Le informazioni che lo riguardano risultano scarse, prive di documenti storici certi, talvolta contradittorie ma sono comunque importanti perché trasmettono aspetti determinanti di un epoca, quella a cavallo tra 700 e 800, dove il potere ufficiale bizantino si doveva confrontare con le pressioni dei longobardi, della chiesa e le rivendicazioni territoriali dei primi veneziani. Tra le certezza, l'etimologia: doge deriva da dux, duca. 

 
Secondo la tradizione il primo doge di Venezia fu Paulicio Anafesto, cittadino di Eraclea, l'allora capoluogo di Venetikà che includeva anche la Venezia insulare, che venne nominato dal popolo probabilmente nel 697.

Fino all'elezione di Paulicio il distretto bizantino Venetikà era governato da tribuni eletti annualmente secondo le regole definite dall’esarca di Ravenna, che rappresentava la massima autorità politica in Italia ed era espressione dell’Impero bizantino.

La scelta di un doge a vita, in sostituzione del fragile potere dei tribuni, fu dettata dalla necessità di individuare una guida unica e forte per fronteggiare gli attacchi dei barbari. Tale scelta fu caldeggiata dal patriarca di Grado, massima autorità ecclesiastica del territorio, mentre non si hanno notizie sul ruolo avuto dall’esarca di Ravenna, e quindi indirettamente dall’imperatore bizantino. Tale vuoto nei documenti storici potrebbe essere motivato da una scelta da parte degli storici di tralasciare riferimenti alla dipendenza di Venezia da Costantinopoli, ma potrebbe anche evidenziare una momentanea crisi dell’autorità esarcale.

Storia o leggenda, Paulicio è comunque ricordato come un governatore equilibrato, promotore di un trattato di pace con il re dei longobardi Liutprando nel quale vennero definiti i confini tra la circoscrizione di Venezia e i territori longobardi. Sembra anche che Paulicio abbia avuto dei contrasti con il Patriarca di Grado, i motivi però sono sconosciuti.

Mori probabilmente nel 717, per alcuni per cause naturali per altri fu vittima di una rivolta mossa da alcuni abitanti di Malamocco ed Equilo (l’attuale Jesolo) nel corso della quale vennero uccisi anche i suoi figli. È opinione condivisa che venne sepolto a Eraclea e che gli succedette tale Marcello suo collaboratore politico, il primo ad essere effettivamente chiamato "doge".

Secondo altri studiosi il primo doge eletto dai venetici fu invece tale Orso (che secondo la tradizione risulta essere il terzo doge dopo Paulicio e Marcello) salito al potere nel 726 dopo una rivolta contro l'allora imperatore di Bisanzio Leone III. Secondo questa ricostruzione Paolicio sarebbe la contrazione di Paulus patricius, ovvero il nobile Paolo, l'esarca di Ravenna.

Paulicio, Orso o chicchessia quel che è certo è che la figura del Doge sarà centrale – pur con fortune diverse – nella politica veneziana per molti secoli, fino al 1797 anno della caduta della Repubblica, in cui il doge Ludovico Manin abdicò a seguito delle pressioni di Napoleone (a maggio) il quale pochi mesi dopo (ottobre) cedette Venezia agli austrici.
 

Alla figura del doge e alla sua consorte sono ispirati due tra i balli maggiormente apprezzati del Carnevale di Venezia, entrambi in programma sabato 25 febbraio 2017.
 

  • Il Ballo del Doge a Palazzo Pisani Moretta è probabilmente l’evento a palazzo più lussuoso e rinomato a livello internazionale.

  • Il Gran Ballo della Dogaressa, a Palazzo Pesaro Papafava, è sicuramente più accessibile, pur garantendo altissimi livelli sia nella cena sia negli spettacoli.


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