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La Gondola con il Felze

Il modo più intimo per vivere il Carnevale di Venezia

Alcova, rifugio o salottino galleggiante, il felze ha largamente contribuito al mito di Venezia come città libertina.

Dapprima semplice drappo appoggiato su un telaio di legno, poi cabina vera e propria, esso ha avuto un ruolo prezioso nel proteggere e nascondere i passeggeri e gli incontri di amori proibiti.
Le decorazioni esterne erano compito degli intagliatori, mentre alla parte interna ci pensavano i tappezzieri (dal Seicento la struttura veniva ricoperta dalla "rascia", un tessuto di lana nera venduto in calle delle Rasse, appunto). L'arredamento era impreziosito da specchi, tappeti e bracieri. Sulla porticina d'ingresso, sotto allo stemma della casa patrizia, era appeso il "feral de codega" che dava una tenue luce all'interno del felze.
Le persiane alle finestrelle permettevano un totale isolamento. Come scrisse Henry James,
"sotto l'intimità del felze, col vivido quadro veneziano incorniciato dal finestrino mobile".